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Fame chimica

Che cos’è la fame chimica? Si tratta di soltanto di un modo di dire o realmente dopo il consumo di Cannabis l’apetito aumenta chimicamente? Scopraimolo in questo articolo molto interessante. La fame chimica avviene dopo l’assunzione della Cannabis? Indubbiamente si. Il THC è il principale responsabile dell’incremento della voglia di cibo.

Il cervello è diviso in regioni; alcune aree controllano i nostri stati d’animo, mentre altre influenzano il nostro appetito. Queste aree del nostro cervello possono indurci a mangiare di più o a smettere di mangiare. Quando il THC entra nelle parti del cervello che influenzano l’umore stimolando l’euforia, influenza anche l’appetito.

Fame chimica: Gli amidi della Marijuana

Le ricercge scientifiche mettono in evidenza vari meccanismi possibili come la capacità che ha la cannabis di poter aumentare l’appetito. Si tratta di ricerche che possiamo trovare che sono molto ben documentate sull’argomento. Queste ricerche che riguardano la cannabis e l’aumento di appetito hanno rivelato che il THC stimola una complessa area del cervello che regola il comportamento alimentare e l’equilibrio energetico.

Fame chimica
Fame chimica

Secondo i ricercatori, si tratta di alcune aree del cervello “primitive”, che controllano l’appetito e le emozioni. Il THC interagisce con i recettori del nostro cervello che regolano le emozioni, il dolore e il nostro senso dell’olfatto e del gusto con il rilascio dell’ormone grelina che stimola la fame.

Legandosi ai recettori del bulbo olfattivo nel cervello, il THC sembra migliorare la nostra sensibilità all’olfatto, che renderebbe gli aromi del cibo più potenti e ci induce a mangiare di più. Altre ricerche hanno rivelato che i neuroni che normalmente si spengono quando mangiano, effettivamente stimolano a mangiare di più quando si consuma marijuana.

La dopamina e l’aumento di peso

Il THC aumenta anche il rilascio di dopamina, che aumenta il piacere del mangiare e quindi rende il cibo più piacevole. La dopamina è una sostanza chimica del cervello che aiuta a controllare i centri di ricompensa e piacere del cervello. Gli effetti si intensificano tra coloro che portano chili in più come per le persone obese.

Il consumo di marijuana e degli alimenti può però rappresentare un problema; il cibo combinato con gli effetti del THC possono farci aumentare di peso. Le ricerche sugli effetti della cannabis sull’appetito non sono passate inosservate dalle industrie farmaceutiche.

Il THC stimola i recettori nutrizionali e ci induce a mangiare carboidrati, quindi, le industrie farmaceutiche si domandano perché non progettare un farmaco per bloccare quei recettori. I ricercatori hanno cercato di verificare se potevano manipolare i centri nutrizionali che svolgono un ruolo nel determinare la nostra voglia di mangiare.

Per le persone affette da malattie che attenuano l’appetito, l’aumento della fame prodotta da un farmaco può essere terapeutico. Per altri, questo può essere un effetto collaterale indesiderato. La stimolazione dell’appetito è esattamente il risultato che molti pazienti anziani o per coloro che soffrono di cancro stanno cercando.

Nuove ricerche sulla “Fame chimica”

Una nuova ricerca su come il consumo della cannabis altera il comportamento alimentare potrebbe portare a trattamenti per la perdita di appetito nelle malattie croniche. I ricercatori hanno scoperto e identificato specifiche regioni del cervello che passano alla modalità “affamato” mentre sono sotto l’influenza della Cannabis.

L’uso della Marijuana influisce sull’appetito, ma fino a poco tempo fa si sapeva poco sul come o il perché. Ora, i ricercatori stanno scoprendo eventi genetici e fisiologici nel corpo umano che consentono alla cannabis di attivare o disattivare il comportamento alimentare.

Una recente ondata di legalizzazione della cannabis per scopi sia medici che ricreativi ha stimolato la ricerca sul suo potenziale terapeutico. Una famiglia di composti chiamati cannabinoidi, in particolare il tetraidrocannabinolo delta-9 (THC), è responsabile dei suoi effetti psicologici.

La capacità del THC di stimolare l’appetito è preziosa poiché molte malattie causano una perdita di appetito estrema che riduce la qualità della vita e rallenta il recupero. Per questi nuovi studi gli scienziati hanno progettato un sistema di esposizione al vapore per imitare il modo in cui le persone consumano spesso la cannabis.

I ricercatori sono molto ottimisti sul fatto che la decifrazione del modo in cui la cannabis agisce nel corpo per alterare l’appetito può portare a nuovi trattamenti per l’anoressia. La grave perdita di appetito è un sintomo comune di molte malattie croniche ed è particolarmente problematica nel cancro, nell’HIV e nell’AIDS.

La perdita di appetito può verificarsi anche in caso di malattie cardiache e in alcuni disturbi metabolici. L’aumento di appetito può avere effetti sulla mente e sul corpo che potrebbero migliorare la qualità della vita e accelerare il recupero da malattie.

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