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Fumare la marijuana: Cosa ne pensano le religioni

Se vi siete mai chiesti che cosa ne pensano le religioni sul fumare la marijuana, in questo articolo affronteremo proprio questo argomento.

Sostanzialmente, per la chiesa fumare la marijuana è un azione “cattiva”. Tuttavia, anche all’interno del contesto religioso non esiste nulla di scritto o qualcosa del genere che è contro il fumare la marijuana. Ovviamente, questo discorso non riguarda tutte le religioni dato che ad alcune non interessa affatto mentre altre la ritengono un’azione da assolutamente non fare.

Ci tengo a precisare che non sono un teologo e in questo articolo non c’è nulla che si può intendere che vada contro qualche religione. Si tratta solo di osservazioni e informazioni raccolte su tutto ciò che riguarda il pensiero delle religioni su cosa ne pensano sul fumare la marijuana.

Fumare la marijuana secondo le religioni

Quasi tutti i siti web religiosi parlano della cannabis in modo negativo per via del suo uso e abuso. Molti sostengono che il costo sociale dalla legalizzazione sarebbe un aumento degli incidenti stradali, l’aumento dell’uso, l’aumento dei disturbi da abuso e così via. Naturalmente, queste sono loro opinioni, ma secondo il mio parere personale le cose non stanno proprio così. Secondo il punto di vista di alcuni religiosi cristiani la cannabis è il Diavolo.

Fumare la marijuana - Cosa ne pensano le religioni
Fumare la marijuana – Cosa ne pensano le religioni

Esiste una piccola minoranza dell’Islam che ritiene che la cannabis sia ammissibile mentre molti altri la ritengono Haram. Anche questa parola sta a significare “male assoluto”. Per i buddisti, il quinto precetto si rivolge ad evitare sostanze intossicanti. Tuttavia, molti testi spirituali buddisti elencano la cannabis come un importante aiuto nella meditazione e nella pratica spirituale.

Tutto sommato, praticamente quasi tutte le religioni dicono tutte di no alla marijuana. Questo è sostanzialmente quello che pensano la maggior parte delle religioni sul fumarla.

Fumare la marijuana secondo gli altri

Ora che abbiamo visto che cosa ne pensano le religioni, possiamo chiederci che conclusioni trarre da queste informazioni. Sostanzialmente, ognuno può dire la sua e fare assolutamente quello che vuole che essenzialmente possono essere due scelte; fare quello che dicono le religioni e quindi non fumare più la marijuana, oppure, per un qualsiasi motivo personale, farlo comunque.

Da un lato, si sa che la cannabis ha un valore medico. Permette anche di rilassarsi senza bisogno di prendere farmaci. Dall’altro lato, secondo la religione se consumi questa pianta non otterrai il tuo “premio” alla fine della vita. Hai delle regole da rispettare per assicurarti il ​​passaggio in una prossima vita o per andare in paradiso.

Se invece non credi ad angeli che suonano l’arpa sulle nuvole, al paradiso e a tutte queste cose qui, la decisione che riguarda il fumare la marijuana, ovviamente è soltanto tua. Soltanto te secondo le tue opinioni e credenze puoi decidere se non “infrangere le regole” o se ne vale la pena rischiare di perdere il “premio” che ti spetta dopo la morte.

Che cosa ne penso io sul fumare la marijuana

Fumare o non fumare marijuana, questo è l’enigma che molti credenti affrontano. La religione, a mio parere, è semplicemente un meccanismo di controllo. Non sto dicendo che la religione sia “cattiva”, anzi, alcune persone ne hanno veramente bisogno. Sto solo dicendo che la funzione della religione all’interno della società è quella di tenere a bada le persone.

A mio avviso, seguire un codice morale che funziona in collaborazione con il governo può creare ordine e sicurezza. La religione è una forma di controllo mentale. Le religioni, qualunque cosa dicano è “legge spirituale” e in alcuni casi, ciò vince sulla legge attuale. Questo controllo mentale richiede obbedienza. Non c’è spazio per dubbi o domande.

Ribadisco che questo concetto è solo un mio personale parere su che cos’è la religione e non voglio in nessun modo criticare il pensiero degli altri. In definitiva, secondo me non importa se decidi di rispettare i tuoi principi religiosi o se li abbandoni. Alla fine, c’è solo una persona che decide della tua vita; te stesso.

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